Due monaci Zen, Ekido e Tanzan, erano di ritorno al monastero. Il giorno prima aveva piovuto e i sentieri erano fangosi. Quando passarono nei pressi di un piccolo villaggio, incontrarono una giovane donna che indossava uno splendido kimono d’oro.
La giovane cercava di attraversare una pozzanghera d’acqua, ma rimase paralizzata al pensiero che bagnando il suo kimono poteva rovinarlo, e la madre l’avrebbe rimproverata duramente.
Senza esitare, il giovane Tanzan si avvicinò per aiutarla. La caricò sulla schiena e la portò dall’altra parte della pozzanghera. In seguito i due monaci continuarono sulla loro strada.
Quando raggiunsero il monastero, Ekido, che si era mostrato ansioso per tutta la durata del viaggio, criticò duramente il suo compagno:
– Perché hai caricato quella ragazza? Lo sai bene che i nostri voti ci vietano di fare queste cose!
Tanzan non si mostrò turbato, guardò il suo compagno di viaggio e rispose con un sorriso:
– Io ho portato quella ragazza sulla schiena solo per pochi minuti alcune ore fa, mentre tu, al contrario, la porti ancora sulla tua.
Commento:
Il giudizio e il senso di colpa vengono dai pesi che ci portiamo nel cuore, spesso anche oltre il dovuto.
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